State freschi col Profumo
Nei mesi caldi si cambia fragranza, come si fa per il guardaroba. E non è solo questione di odore. I profumi dell'estate hanno un denominatore comune: un rapido effetto rinfrescante. Ecco come scegliere quello giusto, valutando volatilità, concentrazione e ingredienti. A partire dall'odore chimico del mare e delle alghe.

Si sente nell'aria il profumo dell'estate, intenso e inconfondibile; sa di sole, d'erba e di fiore. E fa scattare un terribile desiderio di vacanza. C'è una spiegazione scientifica: " il calore aumenta l'agitazione delle molecole odorose, che si disperdono nell'aria con più facilità.
Per cui ne percepiamo meglio tutte le sfumature. E le terminazioni nervose dei recettori olfattivi portano gli odori direttamente all'ipotalamo, la parte più atavica del cervello, nella quale hanno sede le emozioni, di modo che tra psiche e percezioni sensoriali il cortocircuito è immediato. In questa stagione, di conseguenza, anche una fragranza a bassissima concentrazione risulta fortemente evocativa", spiega Emilio Mevio, primario di otorinolaringoiatria a Magenta.


Nei mesi caldi è quindi opportuno cambiare fragranza, esattamente come si fa con il guardaroba.
Dice il chimico cosmetologo Mauro Prevedello: " Ci sono essenze forti e persistenti che in estate possono addirittura infastidire per la loro intensità ed altre leggere, piccanti o acidulate, che vengono invece ricollegate psicologicamente ad una sensazione di freschezza e di ombra. Come quella degli agrumi immediatamente rinfrescante. Ma non è solo questione di odori. Conta anche la loro volatilità, più o meno rapida a seconda del peso di ogni molecola.


Per cui ci sono note che vengono percepite appena viene aperto il flacone, dette "note di testa" , quelle " di cuore", che si avvertono dopo qualche minuto, e quelle " di fondo", che rimangono sulla pelle per molte ore. Ogni profumo viene costruito a piramide, bilanciando le tre diverse componenti. In quelli estivi si privilegiano gli accordi iniziali, più leggeri rispetto a quelli finali, caldi e avvolgenti".


Di conseguenza per comprare un'eau de toilette ( che ha il 12 % di essenze) non bisogna avere fretta, ma darsi il tempo di spruzzarla sulla pelle, annusarla dopo un minuto, dopo cinque e dopo un'ora. Si capisce così come si amalgama con l'epidermide, come reagisce con il proprio PH, quale odore lascia in scia. E si può constatare se non vira con le alte temperature estive. A meno che non si preferisce la colonia, che può essere giudicata all'istante in quanto privilegia le note volatili, in bassa concentrazione (il 5%).


Nella struttura di un profumo rientrano poi da 40 a 200 essenze diverse, scelte tra le 6.000 a disposizione. Per i maschili estivi, spiega Marie Duchiene, creatrice a Grasse, la citta del profumo in Provenza, " si uniscono spesso frutti agrumati, che danno una partenza rinfresacante, a spezie piccanti come il pepe e a sentori di erbe, con un fondo leggero di muschio".
Quasi sempre ci sono anche note ozoniche, ottenute per sintesi chimica, che riprendono l'odore dello iodio, del mare, delle alghe e che " arricchiscono le fragranze di profondità e freschezza".
Il primo ad utilizzarle è stato Cool Water di Davidoff, creato nel 1988, ma le delinazioni sono ormai infinite.

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